AFORISMI E  PENSIERI 
                Ci sia sempre in ogni persona un sano  ed equilibrato egoaltruismo, non senza il giusto ottimismo. Per  me il mondo è la mia famiglia. Dove sta la mia famiglia, lì è il mio mondo,  ovunque sia. Non è importante dove, ma è fondamentale chi è lì. Si, questo è il  mondo per me.  
                È una melodiosa musica nuova il richiamo dell’amore  che avvolge e rapisce. La  vita è fatta di alti e bassi che si susseguono in un cantiere infinito di  attività continue e dominanti non solo in superficie, ma anche nelle più  interiori profondità dell'anima. 
                Il  bello della vita è sapere che il presente è un sogno di ieri realizzatosi e di  cui esserne felice, anche per avere la spinta propulsiva per rilanciare con  nuovi sogni le prospettive per il futuro. 
                  
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                VARIE NOTE 
                MOTTI,  DETTI E PROVERBI DI SICILIA 
                Ogni  piccolo paese ha i suoi proverbi locali, che hanno origine da un fatto storico,  da una leggenda o da qualche uso e costume antico. La  maggior parte dei detti e proverbi sono nati dalla tendenza naturale del popolo  a fare confronti con oggetti e cose materiali. L'anima  siciliana può essere conosciuta attraverso i proverbi; essi sono il documento  di una sapienza secolare, che si perpetua e ispira ancora comportamenti e modi  di essere.  
                Infatti i  Siciliani non amano il rischio del variare e sanno che ‘I pruverbi sunnu tutti pruvati. 
                Lo scrittore  Giovanni Verga, anche attraverso i proverbi, riuscì ad esprimere, nella maniera  più immediata , la vita dei Siciliani, sempre e tuttora scandita da norme  precise e irrinunciabili. 
                 I Siciliani parlano spesso per proverbi e  li accompagnano con le parole, i gesti delle mani, i connessi movimenti del  corpo, unitamente a significative espressioni del viso.  
                  Il proverbio è una frase  breve, spesso arguta, che contiene insegnamenti per la vita  pratica.     
                Il detto è una frase relativa a cose semplici della vita quotidiana. 
  Il motto è un modo proverbiale o anche una frase che...  
                  
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                LINGUA SICILIANA  E SUOI DIALETTI E PARLATE 
                La lingua siciliana, con  i suoi dialetti e parlate, esiste da sempre ed è codificata in letteratura con  continuità da ben oltre sette secoli.  
                   
  Certamente, come tutte  le lingue, ha avuto nel tempo la sua continua naturale evoluzione prendendo da  altre lingue e opportunamente sicilianizzando, nonché elargendo ad altre lingue  generosamente del proprio, come ovviamente continua a fare. 
  Pertanto le regole per  scrivere bene, in lingua siciliana e nei suoi dialetti e parlate, ci sono,  esistono già e sono tutte e per tutti uguali. 
   
  Come in ogni lingua vi  sono tanti vocabolari ed esistono varie grammatiche della lingua siciliana. Gli  uni e le altre vanno tenuti sempre pronti e a portata di mano per poterli consultare  e confrontare, nonché adoperare sempre con vivo discernimento. 
  Non vi è da inventare  o concordare proprio niente. Piuttosto con  semplicità ed umiltà c’è da confrontarsi per potere avere rispetto della nostra  lingua siciliana (dialetti e parlate compresi) e di chi in questa si vuole  esprimere, oralmente o per iscritto, in maniera corretta e quindi comprensibile  a tutti. 
   
  Finalmente la Regione  Siciliana, recependo le reiterate istanze e le varie iniziative, ha legiferato  in merito all’insegnamento in tutte le Scuole della storia, cultura e patrimonio linguistico siciliani (Legge 31 maggio  2011). 
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                PIANTIAMO  ALBERI 
                  
                  
                  
                  
                  
                  
                  
                  
                  
                La  messa a dimora di alberi in un territorio  ha scopo produttivo, protettivo e ornamentale.  
I vegetali contribuiscono a: 1) sostenere  la vita sulla terra, 2) conservare terreno e acqua, 3) fornire ombra; 4) fornire  cibo, 5) produrre legname e medicine, 5) assorbire anidride carbonica  dall'atmosfera, 6) mantenere un  ambiente sano e gradevole. 
Ogni  albero piantato fa parte di un sicuro impegno per avere un significativo e positivo impatto sul territorio.  Occorre impiantare alberi adeguati alle  esigenze della propria comunità, tipici della flora mediterranea litoranea,  collinare o montana. 
                 
                A)Attivazione del progetto 
                 
         Per attivare un progetto di messa a  dimora di alberi ornamentali o protettivi della stabilità di aree a rischio  idrogeologico bisogna 1) valutare le esigenze della comunità, 2) associarsi con  organizzazioni locali, 3) determinare il progetto migliore, 4) delineare un  piano, 5) stabilire le procedure, i materiali necessari e i costi, 6)  sottoporre il piano e il preventivo di spesa all’Ente o Associazione operativi per  approvazione. 
                        A progetto approvato occorre: a) chiedere  ai cittadini volontari di partecipare al progetto; b) farsi rilasciare i  permessi richiesti dalla legge per il progetto medesimo, c) realizzare per il  progetto un grande cartello con i loghi   delle organizzazioni partecipanti. 
                 
                B) Posa a dimora di alberi 
                 
  Per la posa a dimora delle piantine: a)  acquistare le piantine da vivaisti specializzati o inoltrare istanza per la  fornitura gratuita di piantine in fitocella alla Forestale o a Istituti Agrari;  b) consigliare ai volontari, per l’esecuzione dell’impianto, di attrezzarsi  bene; c) invitare i media locali ad assistere alla realizzazione del progetto. 
                 
                C) Mettere a dimora un albero 
                 
Per mettere a dimora un albero occorre:  1) scavare una buca due volte più grande rispetto alla radice con la zolla, 2)  alleggerire la zolla, 3) collocare l'albero nella buca, 4) coprire la buca con  terriccio, 5) spianare il terreno; 6) innaffiare l'alberello, 7) togliere le  erbacce intorno alla piantina, 8) proteggere l'alberello dagli animali, 9)  concimare con un concime complesso o con stallatico di ovini. 
                 
                D) Spargere i semi 
                 
                 Per spargere i semi bisogna; a)  acquistare i semi da ditte specializzate o raccoglierli, muniti di relativi  permessi, in ville e giardini pubblici e privati o anche in terreni forestali;  b) seminare sulla superficie prescelta i semi di piante erbacee, arbustive o  arboree oppure interrare in apposite buchette i semi grossi; d) spargere  eventualmente sulla superficie un concime complesso.  
                 
                 
                E)  Zona di impianto 
                 
       La  messa a dimora di alberi o di arbusti ed anche di erbe rizomatose può  interessare aree pubbliche quali una via, un viale, una serie di aiole  cittadine, una strada rurale, un parco urbano o extraurbano, un relitto di  terreno, una scarpata, ecc. ossia qualsiasi area che è bene consolidare e/o  rendere paesagisticamente  gradevole. 
       Nel  nostro territorio una delle superfici bisognevoli di incrementare la copertura  vegetale, è il promontorio del Colle della Madonna di Capo d’Orlando sia per  assicurare con le piante la stabilità del suolo molto acclive nonché quella  delle masse rocciose anche a salvaguardia degli insediamenti antropici sia per  conferire al promontorio un piacevole aspetto paesaggistico. 
                 
                F) Specie vegetali idonee per il Colle  della Madonna 
                 
                 Per  la copertura vegetale della superficie del Colle,  ove sorgono il Santuario ed il Faro di Capo d’Orlando, bisogna seminare,  impiantare e diffondere alcune delle seguenti specie tipiche della flora  mediterranea e adatte a sopportare la siccità estiva:  alaterno (Rhamnus alaternus L.), alloro (Laurus nobilis L.), bagolaro (Celtis australis L.), Corbezzolo (Arbutus unedo L.), cappero (Capparis  spinosa L. ),caprifoglio mediterraneo (Lonicera  implexa L.),carrubo (Ceratonia siliqua L.), Cisto villoso (Cistus incanus L.), edera  comune (Hedera helix L.), erba medica marina (Medicago marina  L.), euforbia  arborescente (Euphorbia dendroides L.) finocchio selvatico (Foeniculum vulgare Mill.), ginestra comune (Spartium junceum L.), gramigna (Cynodon dactylon  (L.) Pers.), lentisco (Pistacia lentiscus L.), mirto (Myrtus communis L.), olivastro (Olea europaea L. sylvestris Brot.), palma  nana (Chamaerops  humilis L.),perastro (Pyrus pyraster Burgsd.), pino  marittimo (Pinus pinaster Aiton), pungitopo (Ruscus aculeatus  L.), rosa canina (Rosa canina L.), rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), ruchetta di mare (Cakile maritima Scop.), smilace (Smilax  aspera L. ), soldanella  di mare (Calystegia  soldanella L. R. Br.), sulla (Hedysarum coronarium L),  vitalba (Clematis vitalba L.)  
                Le specie vegetali  predette sono idonee anche a costituire una interessante associazione  floristica sia per la protezione della stabilità del suolo e quindi delle  costruzioni a alla base del Colle, sia soprattutto per la costituzione di un  ambiente floristico mediterraneo costiero, sia per l’armonia e gradevolezza del  paesaggio. 
                   
                G)  Collaborazioni  
                Per realizzare il  progetto dell’impianto di alberi della flora mediterranea sul Colle della  Madonna di Capo d’Orlando, con il consenso e l’impegno dell’Arciprete e rettore del Santuario,  possono collaborare il Comune, la Parrocchia, gli  Scouts, i tecnici e gli allievi dell’IPSAA, il Lions Club, il Kiwanis, la Fiidapa, l’Accademia d’Arte e Spettacolo PPAS  e altri Enti,  Associazioni, imprese, club service, tecnici, cittadini. 
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                ANNOTAZIONI  
                 -          Un buon docente è colui che sa coniugare attività di          progettazione, programmazione, valutazione con attività di motivazione,          animazione, gratificazione degli alunni e di gestione dell’aula. 
                -          L'accordo di rete è la convenzione che le istituzioni          scolastiche stipulano per collegarsi tra di loro. Esso individua le          finalità del progetto, nonché le competenze e i poteri dell'organo          responsabile della gestione          delle risorse professionali e finanziarie e del raggiungimento delle          finalità; può prevedere altresì intese con enti esterni          operanti sul territorio. 
                -          Chi fotocopia o consente di fotocopiare un libro è punito          con la multa di 4 milioni (Legge 248/2000). 
                -          La scuola ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli          alunni per tutta la durata del servizio scolastico (Corte Cass.,Sez.          civile 3074/1999). 
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                MISCELLANEA  
                Curriculum. Il curriculum vitae (“carriera della vita”) è il resoconto          scritto delle esperienze di studio, dell’attività professionale o          scientifica di una persona.  
                Italiano. L’insegnamento, l’apprendimento e lo studio dell’italiano sono          e rimangono prioritari e fondamentali nella scuola di ogni livello e          indirizzo, poiché “la conoscenza e la padronanza migliori possibili          della lingua materna, dell’idioma che si parla nel Paese e nella          società cui si appartiene, sono essenziali per tutti”.  
                Educazione          e lavoro. E’ indispensabile realizzare rapporti sempre più          stretti tra scuole, università e imprese per far nascere opportunità          di educazione e lavoro.  
                Gestione          della scuola. Il Capo d’Istituto assicura la gestione unitaria          dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della          qualità dei processi formativi predisponendo gli strumenti attuativi          del piano dell’offerta formativa (CCNL).  
                Educazione          alla salute. Le attività di educazione alla salute e di informazione sui danni          derivanti dall’alcoolismo, dal tabagismo, dall’uso di sostanze          stupefacenti sono inquadrate nello svolgimento ordinario dell’azione          educativa e didattica attraverso l’approfondimento di specifiche          tematiche. 
                _________________________________________________ 
                DIRIGENTE SCOLASTICO  
                               Il dirigente          scolastico (articolo 21 della legge n. 59/97) è il          responsabile dei risultati   dell'istituzione scolastica e perciò:   
                
                  
                    - 
                      
a)assicura la gestione unitaria dell’istituzione e ne ha la          legale rappresentanza;  
                         
                       
                     
                    - 
                      
b)è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e          strumentali  e dei risultati          del servizio;    
                         
                       
                     
                    - 
                      
c)ha poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione          delle risorse umane;  
                         
                       
                     
                    - 
                      
d)organizza          l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia          formative ed è titolare delle relazioni sindacali;  
                         
                       
                     
                    - 
                      
e)promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi          formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali,          sociali ed economiche del territorio;    
                         
                       
                     
                    - 
                      
f) adotta i          provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.  
                     
                   
                 
                Nello          svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative può          avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere          delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal direttore          amministrativo. Il direttore amministrativo coadiuva          il dirigente scolastico e sovrintende, con autonomia operativa,          nell’ambito delle direttive di massima impartitegli dal Capo          d’Istituto e degli obiettivi assegnatigli, ai servizi amministrativi          ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il          relativo personale. 
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                ORARIO DELLE LEZIONI  
                Essendo          il modo di studiare  più           rilevante della quantità  di          studio, sei ore di lezioni giornaliere consecutive e per sei giorni la          settimana sono antididattiche. Costringere          gli alunni a stare compostamente tra i banchi e nel chiuso di           un’aula per molte ore è          veramente assai crudele e  in          tal  senso i pazienti allievi           possono considerarsi degli “eroi”. Di ciò è certo che ne          risente negativamente la capacità di           apprendimento,il rendimento e la sanità fisica.  
                Anche          per l’Unione Europea, che ha scoperto che gli studenti           italiani  sono quelli          più inchiodati sui banchi, è antididattico tenere chiusi a scuola gli           studenti  per          cinque-sei ore al giorno. In Italia i giorni di lezioni sono 200          all’anno per un  totale           di  circa           1.100 ore; quasi il doppio della Germania ove le ore di lezione          non superano le 564 l’anno per un totale di 188 giorni; inoltre in          tutti i paesi della stessa Unione Europea la settimana degli studenti è          di cinque giorni, mentre solo nel nostro Paese è di sei giorni. 
                Per          questo l’orario scolastico          delle lezioni non deve prevedere più           di  quattro ore          giornaliere e, solo eccezionalmente, per uno o due giorni           anche  cinque  ore.           Esso  deve essere          calibrato sulle capacità recettive dei ragazzi e non sull’accumulo di          ore   per           formare più cattedre possibili. Del          resto un giovane in  età  di           lavoro e una persona  adulta          lavorano per sei ore al  giorno          e hanno riconosciuto tutto il diritto di dedicare allo svago e           al  riposo           le  restanti           ore della giornata. 
                Conseguenzialmente          per lo studente di quattro ore deve essere l’impegno scolastico totale          nell’arco  dell’intera          giornata e lo stesso diritto all’attività           ricreativa e al riposo deve valere per un ragazzo in via di          sviluppo fisico e psichico. Tutta          l’attività di studio bisogna farla svolgere a scuola, esaltando          l’esercizio  pratico, il          lavoro di ricerca, l’esperienza, la manualità, l’immediata          elaborazione. 
                In          tutti gli ordini e gli indirizzi scolastici l’attività didattica deve          essere  svolta in modo assai          prevalente nei laboratori, alternando anche l’impegno scolastico con          la  fattiva presenza nel          mondo operativo del lavoro. 
                A           scuola vanno inoltre curate tutte quelle attività educative           extracurricolari che  sono          volte a “costruire” il cittadino. Nella          sua azione didattico-educativa il professore, coordinando il lavoro di          tutti gli  studenti           del  gruppo classe,          deve fare si che i suoi alunni assimilino           concetti  e           nozioni  e           li   rielaborino,          facendoli propri.Nelle          ore pomeridiane gli  studenti          devono  dedicarsi           al  mondo che           li  circonda           ossia alla famiglia, alla vita di relazione, ai giochi, allo          sport,  alle           attività  culturali           e ricreative, alla lettura, al cinema, alla televisione, a          specifici interessi, ecc. 
                Certamente,          se sono motivati, se ne sentono il bisogno, gli stessi possono curare, a          casa, attività di ricerca e di approfondimento relativi           alle  lezioni  seguite           a  scuola, possono          affinare il lavoro scolastico. Attualmente          la scuola non distingue il tempo da impegnare nello studio da quello che           occorre dedicare allo svago, al tempo libero. Così essa diviene          la nemica degli studenti ed il  ritorno          a  casa           è  una  necessaria           evasione. 
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                LA SCUOLA E L'AMBIENTE RURALE  
                Oggi          la scuola italiana si proietta nel territorio e nei problemi di attualità,          impegnando i ragazzi in molti progetti: educazione alla legalità, alla          salute, stradale, sessuale, ambientale, ecc. In          base alla programmazione didattica della propria classe, impostato il          percorso da seguire, i giovani vanno a vedere, fotografare, chiedere,          registrare, a misurare sul campo. Essi,          opportunamente guidati dai docenti, oltre a conoscere e quindi a          crescere culturalmente, spesso riescono a produrre materiale pregevole,          che va talora pubblicato per la fruizione generale. In          un' epoca in cui impera il terziario avanzato, una vasta realtà          sconosciuta o quasi e spesso poco studiata è quella rurale ed agricola.  
                Infatti          gli animali e i vegetali agricoli nonché tutte le attività artigianali          tradizionali non fanno più parte del bagaglio di conoscenze di scolari          e studenti e talvolta anche di qualche docente; altrettanto può dirsi          delle varie operazioni agricole colturali, degli attrezzi, degli usi e          delle costumanze. Inoltre          i tanti modi di dire del linguaggio comune, testimonianza di una cultura          rurale un tempo assai diffusa, oggi non sono più conosciuti dai          giovani.  
                Eppure          l'agricoltura è sempre la produttrice di beni insostituibili e svolge          un’importante ruolo per la tutela e la conservazione dell'ambiente. Perciò          non può e non deve essere conosciuta solo dagli addetti ai lavori, ma          deve entrare nel bagaglio culturale di tutti i cittadini e ciò          principalmente attraverso la scuola può e deve realizzarsi.  
                Dall'altro          lato il mondo agricolo rurale ha bisogno di colloquiare con i          consumatori spesso disinformati ed annoiati dalle molteplici          problematiche di questo settore; ed ancora ha da dire tanto,          all'opinione pubblica, sulla gestione del territorio e sulla tutela          dell'ambiente.    
                Il          lavoro dei docenti e dei discenti può iniziare dalla preparazione della          visita ad un'azienda agricola o artigiana tradizionali oppure ad un'          azienda agricola o zootecnica moderne, per proseguire con          l’effettuazione del sopralluogo e concludersi con una relazione finale          illustrativa, corredata magari di disegni, fotografie, filmati, di          materiali vari.  
                Qui,          professori ed allievi, accolti e guidati dall'agricoltore,          dall'allevatore, dall'artigiano o magari da un tecnico della stessa          azienda, prendono conoscenza del lavoro e della vita dei campi,          dell'architettura rurale e contadina, delle piante coltivate e degli          animali allevati, delle varie produzioni agricole e zootecniche, ma          anche artigianali, nonché dell' esperienza dell'imprenditore e di          quella della sua famiglia; infine possono scoprire il ruolo fondamentale          che l'agricoltura esercita nei riguardi dell'ambiente. Se          la visita aziendale interessa tutto l'arco della giornata o anche il          relativo pernottamento, i giovani possono pure gustare anche la cucina          rurale fatta di piatti genuini, realizzati magari con ingredienti più o          meno poveri, ma in ogni caso appetitosi e dai caratteristici gradevoli          odori e sapori. 
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                GALATEO DELLO STUDENTE  
                Osserva          tutte le regole del vivere civile.  
                Veste          abiti puliti e decenti.  
                E’          sempre gentile e garbato con tutti.  
                Saluta          per primo i docenti e il personale dell’Istituto scolastico.  
                Siede          sempre ordinatamente nel posto assegnatogli in aula o nel laboratorio.  
                Frequenta          regolarmente le lezioni.  
                Presenta          regolare giustificazione in caso di forzata assenza.  
                Arriva          a scuola puntuale anzi in anticipo sull’ora di inizio delle lezioni.  
                Porta          a scuola tutto l’occorrente per le lezioni della giornata.  
                Rispetta          i locali e gli arredi scolastici.  
                Ha          cura delle attrezzature utilizzate in laboratorio.  
                Risponde          di eventuali danni provocati ai locali, agli arredi e alle attrezzature.  
                Studia          con costanza e impegno.  
                Collabora          attivamente allo svolgimento delle lezioni.  
                Si          impegna efficacemente nelle varie attività scolastiche.                 
                 
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